lunedì 17 marzo 2008

IL DISABILE NELLA SOCIETA'

Fin all’antichità il disabile viene considerato un uomo malato incapace di lavorare e quindi di essere utile; la Roma imperiale privava infatti i disabili dei diritti più elementari non essendo in grado di contribuire alla forza bellica dell’impero.
L’integrazione del disabile nella società è ora molto cambiata per il fatto che vengono considerati maggiormente, sono state costruite, e tutt’ora, case che cercano di far fronte ai bisogni e alle richieste di vita autonoma delle persone con disabilità facendo trovare , afferma Annamaria Cremona in “Famiglia e Solidarietà Sociale verso il disabile”, la propia stanza ,con i propi effetti ed oggetti al ritorno alla sera dopo una giornata al centro Diurno o al lavoro.
Ad un disabile con capacità di vivere una vita autonoma, la società gli consente di allontanarsi dal nucleo familiare vivendo senza il sostegno e l’aiuto diretto e continuo della famiglia d’origine.
Un problema che non si eliminerà mai dichiara sempre Annamaria Cremona, è il bisogno di assistenza per le persone con grave disabilità soprattutto per le quali l’affrontare i disagi della quotidianità da una parte il raggiungimento di una certa autonomia personale e l’integrazione delle proprio competenze con quelle degli altri, dall’altra l’essere riconosciute dalla società come presone adulte e di conseguenza il sentirsi veramente tali.
Per questo bisogno di assistenza gli Enti locali hanno predisposto progressivamente una serie di strutture residenziali con diverse caratteristiche destinate alle persone la cui possibilità di vivere una vita indipendente appare difficile.
Il disabile però non potrà mai integrarsi se la società non ha la piena volontà per aiutarlo.
Infatti molte volte i disabili sono impossibilitati anche nelle cose più semplici come entrare in farmacia o avere un conto corrente bancario per l’assenza di rampe( testimonianza di Maria Graviati, mamma di un bimbo affetto da schiena bifida).
Adolf D. Ratzka, dr in medicina, come disabile afferma che ancora in molti paesi gli autobus sono costruiti senza considerare i bisogni di tutti gli utenti.
Il problema allora è che la sociètà in certi aspetti deve ancora migliorare perché non considera il disabile come una risorsa, ma bensì come un elemento destabilizzante, dell’equilibrio stesso, a causa della sua “soggettività”.
Il fatto è che, dichiara Diego Bancleo nell’ “Inserimento del disabile nella società”, la presenza del disabile richiede una revisione della didattica, dell’organizzazione, dell’intensità delle relazione umane e delle abitudini professionali.
Tale problema si sente in particolar modo nelle organizzazioni di tipo produttivo ove, la tendenza ad appiattare la diversità richiedono al singolo di adeguarsi al sistema e ai suoi obbiettivi, è maggiore.
Vincenzo Bozza in “handicap: come garantire una reale integrazione” dichiara che avere un Handicap, a causa di una minoranza fisica, sensoriale o intellettiva, non significa di per sé essere malato o bisognoso di assistenza.
Per fortuna la maggioranza delle persone in situazione di handicap ha potenzialità e capacità propie e può vivere una vita normale, a condizione però che siano eliminati gli ostacoli che impediscano la piena integrazione sociale.
A tutti, anche a chi ha una limitata o nulla autonomia, va comunque garantita piena dignità a l’accesso ai servizi sociali al pari di tutti i cittadini.
Per garantire una reale integrazione sociale al disabile non dobbiamo allora fermarci o lasciarci bloccare dalla sua diversità, perché più noi lo vediamo come un estraneo più lo allontaniamo ad avere una vita normale; quindi smettiamo di basarcisul fatto di quanto il disabile può essere utile alla società ma accettiamolo per quello che è: un uomo.

5 commenti:

Noemi Terruzzi_iib ha detto...

oOoOo la bassii!!

muahahahahahah!!

Agnese Zappa ha detto...

nUoOoOoo la bAssii!

uahahahahahah!!

Pietro Colombo_iib ha detto...

bellaa bassiii
ci stai dentro una cifra
by il tuo fan anonimo
P.S. sei una disabile

francescabassignana_iib ha detto...

LA BASSY è BELLISSIMA E VI BATTE TUTTI AHAHAHAHAHA

Silvia Barbareschi ha detto...

ehilà....7 ke poteva essere un 10!!!
cmq sia a me il tuo tema piace un sacchissimo!!!quindi per quanto affermato nel tuo tema ti do un suggerimento...
attenta!! xke prima o poi ti ritroverai fuori dalla società (nel caso nn l'avessi capito t sto dando della disabile!)....no dai skerzo
ciao bassina dei miei stivali
smuuuack